Subito dopo il nostro ultimo articolo che ha trattato il ruolo del Cardiologo e il coinvolgimento dell’apparato cardiovascolare nella pandemia di COVID-19, l’argomento è stato discusso durante la conferenza stampa dell’Istituto Superiore di Sanità. Per ora la raccolta di dati sulla malattia, ha consentito di confermare l’insorgenza di danno miocardico acuto nel 9,5% delle infezioni complicate. In base alle considerazioni contenute nel nostro articolo precedente, siamo convinti che i numeri continueranno a modificarsi con il tempo. Bisogna inoltre ricordare un dato non ancora quantificabile, relativo alla quota di pazienti che subiscono conseguenze cardiovascolari per il mancato (o ritardato) accesso alle cure.
Dobbiamo ancora fare molto, la ricerca sul coinvolgimento cardiovascolare da parte del virus non si ferma. Abbiamo avviato protocolli di studio per la valutazione della relazione cardiopolmonare nei pazienti COVID-19 e speriamo di poter dare un contributo alla guerra in corso.