La tecnologia al servizio dell’indicazione clinica

La cardiologia rappresenta una delle specialità mediche che si è giovata di più delle innovazioni tecnologiche apportate negli ultimi decenni alla medicina. Esse hanno contribuito a portare cardiologia ad essere la branca che più di tutte ha ridotto la mortalità e allungato la vita media della popolazione.

Sono orgoglioso di dirigere dal 1994 si la cattedra di Cardiologia del Policlinico Umberto I che rappresenta da decenni un riferimento nel panorama cardiologico romano, nazionale ed internazionale.

La struttura rappresenta un’eccellenza in tutti i principali settori della cardiologia, grazie anche all’integrazione tra assistenza, didattica e ricerca di alta qualità.

L’imaging è da decenni punto di forza della sezione e numerosi studi sono stati effettuati presso il nostro Dipartimento già negli anni Settanta e Ottanta. Attualmente, grazie ad avanzati ecocardiografi 3D con moderni software, siamo in grado di effettuare una diagnosi precisa ad esempio misurando più accuratamente la frazione di eiezione e valutando in maniera integrata le valvulopatie; al tempo stesso tali tecnologie consentono lo studio della dissincronia intraventricolare, interventricolare ed atrioventricolare in pazienti affetti da insufficienza cardiaca al fine di porre la corretta indicazione clinica ad impianto di pacemaker/defibrillatore biventricolare ed ottimizzare il funzionamento dello stesso.

Tali strumenti si integrano con la risonanza magnetica cardiaca che rappresenta una metodica nella quale la nostra cattedra è stata pioniera e che è strumento fondamentale per la diagnosi e caratterizzazione, anche a livello tissutale, di tutte le principali patologie cardiache come l’insufficienza cardiaca, la cardiopatia ischemica, le cardiomiopatie e le valvulopatie.

A proposito di valvulopatie, il nostro centro rappresenta un punto di riferimento per il loro trattamento percutaneo; infatti nel laboratorio di emodinamica vengono effettuate da anni con successo procedure di impianto transcatetere della valvola aortica (TAVI) e di riparazione valvolare mitralica, ad esempio con sistema MitraClip. La buona riuscita di tali procedure si basa sul corretto inquadramento clinico-diagnostico sia dal punto di vista dell’indicazione che dal punto di vista dell’imaging come guida per l’operatore.

In tal senso, un’importante novità è rappresentata dall’installazione del sistema Philips “Heart Navigator” donato dalla Fondazione Roma.

Si tratta dell’unico sistema in grado di integrare l’imaging ecocardiografico tridimensionale con le immagini radiologiche consentendo di effettuare una “navigazione virtuale” all’interno del cuore, facilitando i complessi interventi di impianti valvolari. Infatti, l’integrazione delle immagini radiologiche e delle immagini ecocardiografiche tridimensionali su un unico monitor consente all’operatore di posizionare le valvole cardiache artificiali con maggiore precisione e rapidità. Tale sistema, unito all’angiografo di ultima generazione Allura Clarity, rappresenta un’importante eccellenza in ambito nazionale in quanto il nostro ospedale è il secondo in Italia dotato di tale tecnologia ed il primo nella città di Roma. Oltre al trattamento delle cardiopatie strutturali, il laboratorio di cardiologia interventistica è all’avanguardia nel trattamento della patologia coronarica, utilizzando stent coronarici sempre più avanzati, in grado di ridurre l’incidenza di nuove trombosi e la durata della terapia con farmaci antiaggreganti, e metodiche diagnostiche intracoronariche come FFR (tecnica per misurare le differenze di pressione intracoronariche), IVUS  (ecografia intravascolare coronarica) e OCT (esame simile all’ecografia intracoronarica ma che sfrutta le radiazioni ottiche) che permettono una più precisa caratterizzazione anatomica e funzionale delle stenosi coronariche.

Da non dimenticare l’attività del laboratorio di elettrostimolazione ed elettrofisiologia che, grazie alla presenza dei più moderni sistemi di mappaggio elettroanatomico, permette un approccio a 360° delle patologie aritmiche, dalla diagnosi alla cura. Al tempo stesso, l’elettrostimolazione, attraverso l’utilizzo di moderni defibrillatori impiantabili e sistemi di resincronizzazione ventricolare, apporta un notevole contributo nel trattamento dell’insufficienza cardiaca e nella prevenzione della morte improvvisa.

Il punto vero di forza è rappresentato non solo dalla disponibilità di tali tecnologie, patrimonio comune anche ad altre strutture, ma soprattutto dall’impostazione metodologica a 360° che vede la clinica come punto centrale per la diagnosi e l’indicazione terapeutica personalizzata al singolo paziente.

Concludendo, la tecnologia ha contribuito notevolmente ai successi terapeutici ottenuti dalla cardiologia negli ultimi anni e, nella nostra cattedra, applicando un approccio metodologico che vede l’utilizzo di tecnologie avanzate unito ad un’indicazione clinica appropriata, si riesce a garantire il trattamento ottimale delle malattie cardiovascolari.

Pensierino conclusivo

Diceva Edoardo De Filippo:
Con la tecnica non si fa il teatro.
Si fa il teatro se si ha fantasia.

Con più umiltà lo stetoscopio afferma:
Con la tecnica non si fa la medicina.
Si fa medicina se si ha impostazione e ragionamento clinico.

Immagini del sistema Heart Navigator che consente di integrare le immagini ecocardiografiche con quelle radiologiche
Immagini del sistema Heart Navigator che consente di integrare le immagini ecocardiografiche con quelle radiologiche
Immagini del sistema Heart Navigator che consente di integrare le immagini ecocardiografiche con quelle radiologiche